COMUNICATION/Comunicazioni

La prima "twitterata" on-orbit
Un →veicolo spaziale invia a Terra alcuni dati (telemetria) sullo stato dei suoi →sistemi o i risultati del lavoro dei →payload scientifici che ospita a bordo. Tutte le comunicazioni avvengono via radio. Un →equipaggio di →astronauti comunicare con i →centri di controllo a Terra circa l'andamento della missione e lo stato degli astronauti; scambio di dati scientifici avviene anche in →telescienza . Se si vogliono mantenere i contatti 24 ore su 24 con un veicolo spaziale che orbita attorno alla Terra più volte nell'arco di una giornata terrestre, nasce l'esigenza di coprire tutte le longitudini del globo terrestre con stazioni di ricezione (ognuna delle quali sarà ovviamente limitata dall'orizzonte locale e dall'apertura dell'antenna, se questa è fissa). Storicamente l'Unione Sovietica non aveva la possibilità di compiere questa copertura globale, cosa che invece gli Stati Uniti, appoggiandosi alle nazioni del Blocco Atlantico, riuscirono: da qui la possibilità continua di contattare Terra da parte degli astronauti americani e il condensare le comunicazioni in determinate fasce orarie da parte di quelli sovietici (e poi russi).
Particolari comunicazioni simili a conferenze stampa, documentari o interviste, spesso con riprese video, vengono effettuate per motivi di immagine, divulgazione delle attività spaziali, documentazione di archivio e, soprattutto negli USA, per la didattica nelle scuole.
Ma oltre alle comunicazioni strettamente dedicate alla missione, un astronauta ha l'opportunità (che risponde ad un necessità umana) di restare in contatto con la sua famiglia e amici (→FAMILY & FRIENDS) tramite internet e posta elettronica (tramite il sistema Lan Support Crew). Navigare sul web è anche un modo per rilassarsi, trascorrere il tempo libero e rimanere in contatto con quello che succede nel mondo, e con le persone del mondo: con il fenomeno dei social network dilagato su internet nella seconda metà dei primi anni 2000, alcuni astronauti mantengono relazioni con conoscenti, o addirittura incontrano gente nuova, sulle pagine di Facebook, Twitter o altri social network analoghi.
Il primo astronauta a comunicare dallo spazio in real time al popolo di un sociale network è stato Mike Masimino: durante la missione STS-125 (dal 11 al 23 maggio 2009), la V di manutenzione del telescopio spaziale Hubble, l'astronauta comunicò dalla navetta Atlantis la buona riuscita del lancio e dell'inserimento in orbita: From orbit: launch was awesome!! I am feeling great, working hard, & enjoyng the magnificent views, the adventure of a lifetime has begun! (Fonte: <http://twitter.com/astro_mike>, 13 agosto 2010).
Spopolò invece sempre sullo stesso social network l'astronauta giapponese Soichi Noguchi, che soggiornò sulla ISS come membro dell'equipaggio delle spedizioni 22 e 23 dal dicembre 2009 al giugno 2010. Caricando sulle sue pagine personali di Twitter riprese e fotografie della Terra effettuate durante il tempo libero, cercava di esaudire anche le richieste da parte dei suoi fan, postando fotografie delle zone che gli chiedevano di riprendere. (Fonte: <http://twitter.com/Astro_Soichi>, 13 agosto 2010).

Ref. GUIDONI 2002, HARRISON 2002.