WEIGHTLESSNESS/Microgravità

In orbita terrestre (alta o bassa che sia) non si è sufficientemente lontani dal centro della Terra per poter considerare trascurabile l'accelerazione di gravità. La velocità orbitale di un satellite o un veicolo spaziale, e l'accelerazione centrifuga che nasce da una traiettoria circolare o conica, permette di bilanciare l'attrazione gravitazionale realizzando così una risultante delle forze agenti sul veicolo e i suoi occupanti nulla. Tale condizione (risultante nulla) viene definita microgravità. Ovviamente non essendo un oggetto esteso come un veicolo spaziale un punto materiale ed essendo materialmente limitata la risoluzione e la precisione dei sistemi di guida e controllo di assetto, non sarà possibile stabilire una condizione di pura assenza di risultanti, e saranno presenti perturbazioni, oscillazioni, gradienti di microgravità, …
La condizione di microgravità è quella in cui sono chiamati a vivere gli astronauti. Il corpo e la fisiologia umani in condizioni di microgravità ne risentono (PHYSIOLOGY): i fluidi corporei, non più soggetti alla loro forza peso, tendono a concentrarsi nel tronco e nella testa (da qui anche l'apparire degli astronauti gonfi in volto nei primi giorni di missione); il cuore non deve più compiere il gran lavoro di vincere la pressione (legge di Stevino) necessaria a pompare il sangue in tutto il corpo. In microgravità i muscoli non vengono sollecitati come nell'ambiente terrestre e come questi anche le ossa, non dovendo sostenere il peso del corpo, si indeboliscono perdono calcio e tonicità; anche il sistema immunitario sembra cambiare comportamento, oltre disturbare il sonno.
In ambiente di microgravità un essere umano deve re-imparare a fare tutto: a mangiare (FOOD & MENU), a dormire (SLEEP & RETIREMENT), a spostarsi da un posto all'altro, a percepire lo spazio e orientarsi (SPATIAL ORIENTATION & PERCEPTION), lavarsi (→HYGENE e →SELF-MAINTENANCE), lavorare …
Per le difficoltà di vita quotidiana e lavoro in microgravità, pionieri come Wernher von Braun ritennero che uno dei primi passi nella realizzazione di stazioni spaziali avrebbero consistito nella realizzazione di stazioni con gravità artificiale (→GRAVITY ENVIRONMENTS). Ma a ciò non sarebbe avvenuto perché buona parte de i motivi per cui si realizzano stazioni spaziali è proprio l'insolito ambiente di microgravità che permette di compiere studi scientifici con appositi →PAYLOAD che sulla Terra non sarebbe possibile realizzare.
La condizione di microgravità infine permette di compiere un'esperienza personale non sperimentabile sulla Terra, che può sfociare nella contemplazione dell'universo, del senso dell'appartenere ad un pianeta in quanto essere vivente o divenire anche occasione di divertimento e tempo libero (→LEASURE TIME).


Ref. CAPRARA 1999, HARRISON 2002, KANAS 2008, "Corpo umano, fisiologia e persona" in
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