Le vibrazioni sono una presenza costante nell'ambiente di una missione spaziale, soprattutto in certe fasi di missione. A seconda della loro natura e delle loro modalità, presentano ricadute sia a livello tecnico-ingegneristico sui sistemi che fisiologico-psicologico sull'equipaggio umano. (vedi anche →PHYSIOLOGY, →PSYCOLOGY e →CREW)
In progettazione è necessario ridurre al minimo le fonti di vibrazioni che potrebbero compromettere la missione, compatibilmente con lo sviluppo tecnico e le tecnologie utilizzate, piuttosto che agire in un secondo momento isolando sistemi ed equipaggio da vibrazioni dannose.

Le fonti di vibrazioni possono avere natura tecnica o umana. I sistemi e gli impianti durante il loro funzionamento possono generare localmente delle vibrazioni che vengono diffuse a tutto l'ambiente del veicolo spaziale attraverso la struttura. Un'altra fonte di vibrazioni può essere l'attracco o la separazione fra due veicoli spaziali (per esempio l'attracco di una navetta da una stazione spaziale, vedi →DOCKING & RENDEZVOUS). Ma anche l'equipaggio può essere fonte di vibrazioni in un veicolo posto in ambiente di →microgravità: le attività svolte dagli astronauti, specie se presentano azioni e movimenti ripetitivi e ciclichi, possono trasmettersi alle strutture e “inquinare” ulteriormente l'ambiente del veicolo. Si pensi per esempio ad un astronauta che effettua una sessione di →attività fisica che prevede l'impiego di attrezzi come ciclette o nastri scorrevoli.
In certi →PAYLOAD scientifici è necessario ricreare un ambiente isolato da ogni vibrazione (per esempio per la crescita di cristalli o di proteine) per evitare di compromettere la buona riuscita dell'esperimento. Sistemi di isolamento vibrazionale, molto semplici o più complessi a seconda degli obiettivi di missione, vengono progettati appositamente per risolvere in parte i problemi di vibrazioni.
(immagine tratta da <http://www.cosmoonda.it/immagini/vibrazione.jpg>, 28/12/2010)