WOMAN/Donna

Le prime persone inviate nello spazio erano uomini. Ma non per molto. Infatti nel 1963 la cosmonauta Valentina Tereshkova divenne la prima donna ad entrare in orbita a bordo della Vostok 6. In ambiente NASA la scelta di aprire lo spazio alle donne avvenne solo al termine dell'avventura lunare: Sally Ride fu la prima astronauta a volare a bordo della missione Shuttle STS-7 nel 1983. L'anticipo sovietico era dettato principalmente da motivi culturali e di propaganda: la lotta per l'emancipazione della donna in Unione Sovietica e la vocazione socialista all'uguaglianza universale portarono a comporre il quadretto propagandistico della missione Vostok 6 da proporre a tutto il mondo come esempio del rispetto della donna e del progresso civile che in quel Paese si stavano inseguendo. Una emancipazione femminile però solo di facciata: per la seconda donna nello spazio bisognerà attendere Svetlana Savickaja nel 1982, diciannove anni dopo Valentina!
Non ci sono particolari requisiti per il volo spaziale di una donna rispetto a quello di un maschio. A livello di progetto per quanto riguarda il fattore umano bisognerà tener conto dei requisiti antropometrici (ANTHROPOMETRY) ed ergonomici (ERGONOMICS) dettati dalla corporatura statisticamente più minuta ed esile delle donne rispetto a quella degli uomini. Anche nella definizione delle attività da svolgere (lavoro, manutenzione, emergenze, ..) si dovrà considerare la minor forza e potenza muscolare. Nel caso di equipaggi misti va prestata maggior attenzione per la PRIVACY delle singole persone definendo gli ambienti riservati ad un sesso piuttosto che ad un altro per quanto riguarda la →SELF-MAINTENANCE, l'igiene (→HYGENE), il riposo (→SLEEP & RETIREMENT).
(foto NASA, 05/11/2010)
Ref.  SHAYLER & MOULE 2005.