Le missioni di lunga durata permettono di osservare dinamiche di gruppo e relazionali più articolate e profondamente radicate nell'animo dell'equipaggio. In equipaggi di più persone, soprattutto oltre i 4-5 membri, si osserva la formazione di sotto-gruppi relazionali quando due o tre astronauti tendono a fare “gruppetto” fra loro rispetto al resto dell'equipaggio.
La presenza di un comandante nell'equipaggio fa da controllore per eventuali problemi di dinamica di gruppo. Il problema del comando e dell'autorità può divenire rilevante quando gestito male: la presenza di un superiore che fa pesare la sua autorità sugli altri membri dell'equipaggio può portare ad uno scollamento dell'adesione di gruppo, mentre una autorità più debole che non riesce a tradursi in autorevolezza può portare ad una scorretta gestione delle crisi o delle scelte di missione. Si veda anche →MISSION ROULES.
L'inserimento di un nuovo membro dell'equipaggio (per esempio a bordo della ISS durante una visita di uno Space Shuttle) necessita dell'accoglienza degli astronauti a bordo che hanno già trascorso assieme una certa parte di missione rafforzando le loro relazioni. È necessario integrare il nuovo arrivato come membro della squadra fin dai primi momenti (→WELCOME).
Un gruppo di persone isolato come quello di un equipaggio di astronauti può tralasciare le proprie diatribe interne e consolidarsi rinforzando i legami di collaborazione quando c'è la presenza di un elemento esterno di disturbo contro cui occorre “fare squadra” (per esempio quando il controllo missione a Terra impone degli ordini “impopolari” per gli astronauti) per superare la minaccia. Esemplare per questa dinamica di gruppo è lo sciopero degli astronauti (→STRIKE) a fronte delle richieste di →carico di lavoro dal →controllo missione.
Ref. KANAS 2008.
Ref. KANAS 2008.
