TOURISM/Turismo

Dennis Tito
L'accesso allo spazio non è cosa comune alla portata di tutti: dai primi giorni dell'astronautica solo alcune centinaia di persone hanno raggiunto l'orbita terrestre. Le motivazioni sono essenzialmente di carattere economico (l'alto costo di una missione spaziale), fisico (serve una ottima salute per sopportare fasi di missione come il lancio e il rientro) e di formazione (addestramento, carriera accademica o militare, ...). Il turismo spaziale è un fenomeno recente che allarga le possibilità di accesso allo spazio per persone che di professione non fanno l'astronauta o il ricercatore scientifico. Il turista spaziale compie un volo solo con la motivazione di vivere un'esperienza forte, una vacanza particolare. Il primo turista spaziale della storia è stato l'americano Dennis Tito che nel 2001 ha effettuato il primo volo soggiornando sette giorni sulla ISS, viaggio organizzato dalla società americana Space Adventures con lanci e rientri forniti dalla russa Energia. Fra le agenzie spaziali, finora l'unica a “vendere” a costosi turisti milionari posti delle capsule Soyuz è stata quella russa con l'intento di contribuire in questo modo ai finanziamenti dei suoi programmi spaziali. Un turista compie un addestramento di base per rispondere alle esigenze essenziali del volo spaziale e gli viene chiesto durante il volo di contribuire a svolgere alcune semplici attività secondarie per alleggerire il carico di lavoro dell'equipaggio di astronauti professionisti. Nel caso dei turisti russi che vengono ospitati sulla ISS, le altre agenzie che partecipano al programma (NASA, ESA, …) cercano di fare resistenza a tali voli e anche gli astronauti professionisti in certi casi sono contrari alla presenza di un turista durante la loro missione. Nonostante questo il fenomeno del turismo spaziale è destinato ad ingrandirsi già nell'immediato futuro: non tanto per nuove disponibilità di missioni da parte di agenzie spaziali nazionali, quanto per la nascita di società private come Virgin Galactic o Bigelov che stanno realizzando sistemi di lancio e infrastrutture spaziali private e innovative studiate appositamente per il turismo spaziale con l'intento di abbattere i costi per permettere ad un numero maggiore di persone di provare una vacanza spaziale.
Un contributo molto significativo per lo sviluppo del turismo spaziale in un futuro prossimo sembrano essere i veicoli ideati nel programma →COTS (Commercial Orbital Transportation Systems) degli Stati Uniti.


Ref. HARRISON 2002, MATLOFF&ALII 2007, VAN PELT 2005.