SPACE ADAPTATION SYNDROME (SAS)/Sindrome di adattamento spaziale


Studio a bordo della navetta Endevour (STS-47) della SAS.
La sindrome di adattamento spaziale viene detta comunemente “mal di spazio” e si può manifestare generalmente nella prima giornata di una missione spaziale a causa delle condizioni di microgravità. Ne soffre il 44-67% degli astronauti al loro primo volo e l'85% dei viaggiatori spaziali come i turisti, che non hanno effettuato l'addestramento completo da astronauta. La durata di tale malessere di solito è di 1-3 giorni dal lancio, ma in alcuni casi può arrivare ad una settimana. I sintomi principali sono vari: malessere, perdita dell'appetito, problemi di stomaco, rapidi e brevi attacchi di vomito (anche senza nausea), pallore, nausea, perdita di iniziativa, diminuzione della concentrazione, intorpidimento, disturbi del sonno... Questa sindrome si presenta soprattutto quando un astronauta effettua rapidi movimenti della testa e del corpo.
Le contromisure per ridurre gli effetti della SAS si attuano sia nell'attività pre-volo (simulazione delle condizioni di microgravità per adattare l'apparato vestibolare e allenamento dell'autocontrollo personale sul feedback sensoriale dell'organismo) sia in volo con l'assunzione di medicinali per ridurre i disturbi da movimento (prometazina).

Ref. KANAS 2008, HARRISON 2002, GIANGREGORIO 1995.

(immagine tratta da http://mix.msfc.nasa.gov/IMAGES/HIGH/9313584.jpg, 12/01/2011)