RELIGION/Religione

Ogni essere umano coltiva una propria dimensione contemplativa e spirituale, che spesso può definirsi in una dimensione religiosa. Un'esperienza come quella del viaggio nello spazio non lascia indifferenti gli astronauti sul piano contemplativo e spirituale, e per chi appartiene ad una religione è un'esperienza quasi mistica.
Nei primi anni dell'astronautica, l'appartenere ad una religione o meno è stata però anche una mossa di immagine politica: l'Unione Sovietica, regime totalitario comunista, professava l'ateismo di stato con la conseguente a-religiosità dei primi cosmonauti; i primi astronauti degli Stati Uniti invece erano tutti credenti, rimarcando anche con questo aspetto la tipica immagine dell'americano ideale promosso dalla società occidentale. Nella missione Apollo 8 svoltasi nel dicembre 1968, durante la quale tre uomini per la prima volta orbitavano attorno alla Luna, nella notte di Natale vennero letti e trasmessi via radio nelle case della gente i primi versetti del libro della Genesi: vi fu una protesta da parte di attivisti pro-ateismo: le missioni lunari erano finanziate dal governo degli Stati Uniti d'America, rappresentante non solo di cristiani ma anche di altre religioni e non credenti; pertanto si richiedeva che nessun astronauta manifestasse pubblicamente un credo religioso.
Oggigiorno si lascia comunque alla libertà personale del singolo astronauta, quale suo diritto, la scelta religiosa. Fra gli oggetti personali un astronauta può portare un simbolo del suo credo religioso, e non mancano nelle stazioni spaziali degli angoli “spirituali”: crocefissi e icone trovano spesso posto sulle pareti dei moduli abitati, soprattutto quelli russi, caratterizzati da una preghiera e spiritualità che sgorga dalla contemplazione dell'icona e di immagini sacre.
Il credo religioso di un astronauta non comporta problemi sull'andamento della missione, se non nella definizione della propria dieta personale. Per gli astronauti musulmani sono stati compilati inoltre dei manualetti di preghiera particolari per permettere loro di pregare anche nello spazio e l'astronauta israeliano Ilan Ramon ha portato in volo con sé una Torah contenuta in uno speciale armadietto ligneo.

Alan BEAN, Is Anyone Out There? - Olio su tela


Ref. NOBLE 2000, HARRISON 2002, SMITH 2006, IRWIN 1983-1989, LINEGER 1989, AA. VV. 1969, ABBEY 2003.